Cronologia:
A livello hardware, il Game Gear è così simile alla sua sorella maggiore, il sistema principale, che la sua libreria di giocattoli è composta in gran parte da conversioni di giochi realizzate per quest'ultimo con l'unica differenza notevole che è la risoluzione, più bassa per potersi adattare allo schermo della console portatile. Un semplice accessorio, il Master Gear Converter, consente anche di utilizzare le cartucce Master System direttamente su Game Gear, senza la necessità di emulare l'hardware della console domestica.
Tuttavia, il Game Gear non ha mai raggiunto il successo sperato a causa di alcuni difetti paralizzanti per una console di gioco portatile:
- consumo della batteria molto elevato (fornire 6 batterie LR6 per 4 ore di gioco...)
- la fragilità del connettore AC (era possibile arrivare a fine partita dopo diverse interruzioni di corrente successive, in particolare con Sonic The Hedgehog)
- il suo prezzo era quasi il doppio di quello del Game Boy. (prezzo giustificato dallo schermo a colori retroilluminato, molto raro all'epoca; fu solo nel 1998 che Nintendo pubblicò una console a colori, il GameBoy Color a> e nel 2003 per una console portatile a colori retroilluminata, il Game Boy Advance SP).
- componenti della macchina che invecchiano molto male, in particolare i condensatori che perdono potenza causando una perdita di suono e luminosità dello schermo.
Specifiche tecniche:
- processore: Z80 con clock a 3,58 MHz
- 24 KB di RAM
- numero di colori: 32 colori su una tavolozza di 4096, risoluzione di 160x146 pixel, 64 sprite di 8x8 pixel contemporaneamente
- Display: LCD a colori, diagonale da 8,3 cm
- schermo retroilluminato
- suono: mono, stereo a 4 vie su jack per cuffie.
- alimentazione: 6 (2X3) batterie AA LR6 in 2 scomparti differenti o alimentatore da 9 volt.
- Periferiche: il Game Gear può riprodurre cartucce Master System tramite un adattatore, può anche, in alcuni continenti, ricevere canali analogici terrestri tramite un sintonizzatore TV.